BACI DA POLIGNANO

BACI DA POLIGNANO

Luca Bianchini

Ho tanti libri da leggere, molti comprati da tanto tempo, ma devo andare al mare per un fine settimana, poche ore, giusto il tempo di rilassarsi e respirare aria salmastra ci vuole qualcosa di corto, allegro ed estivo.

Ahimè mi tocca andare in libreria… In quest’ottica non posso che scegliere “Baci da Polignano” copertina accattivante, un po kitsch, cartolina di Polignano, le angurie, una tazzina di caffè e dei peperoncini… lo compro.

E’ un sequel, i personaggi narrati sono già stati raccontati in precedenti libri. Il mio ordine mentale di solito impedirebbe un acquisto del genere, ma inaspettatamente decido di comprarlo.

E faccio bene perché sotto l’ombrellone la storia di Ninella e di Don Mimì si legge veramente velocemente. E’ bella l’ambientazione, una Polignano che si prepara all’estate; è bello il coro di personaggi e le loro avventure, Matilde che caccia di casa Don Mimì perché si innamora del tuttofare e lo accoglie in casa, Chiara e Damiano sposati da tempo che si ritrovano dopo alcuni tradimenti, Orlando che cambia tanti fidanzati forse per paura di volersi impegnare davvero, la zia Dora che corre dal Veneto alla morte di una parente, che non vedeva da tempo, per contendersi l’eredità di un trullo con Ninella, e per finire Franco, il fratello di Ninella, che è poco presente ma che è sicuramente il mio personaggio preferito.

Ninella e Don Mimì si conoscono da sempre e si amano da sempre ma a causa di convenzioni sociali Mimì ha sposato Matilde e si è occupato degli affari, ampliando il suo impero familiare (coltivazione e vendita di patate), Ninella ha due figlie, è vedova, è ancora innamorata di Mimì ma è ferita perché l’ha abbandonata.

Le vite possono cambiare in qualsiasi momento e in queste 239 pagine per loro due cambiano molto, dopo tanti anni riescono finalmente a riavvicinarsi e, forse, a vivere la loro storia d’amore nonostante tutti gli ostacoli che si trovano davanti.

Leggere questo libro senza aver letto i precedenti non mi ha impedito di comprendere a pieno la storia, è scorrevole, è piacevole, fa sorridere. E’ un libro estivo da ombrellone.

Bianchini riesce a descrivere bene il sole, il vento, il cielo, il mare e le nuvole di Polignano e questo è sicuramente un grande dono al lettore. Quando i personaggi guardano il mare, quando camminano per i vicoli stretti e affollati di turisti, io da lettrice sono riuscita a provare le loro sensazioni.

Come abbinamento non potevo che scegliere i panzerotti fritti “Ninella aveva deciso di affrontare la vita un giorno alla volta, che è sempre una buona idea […]Frisse una volta i panzerotti, finì Cime Tempestose e iniziò la Lettera Scarlatta…”

Ninella li cucina per le sue figlie, per scaricarsi, per rilassarsi, per non pensare a Mimì o semplicemente per non pensare. E allora se 2+2 fa 4 non posso che iniziare a friggere.

Vai alla ricetta.



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