COME UN RESPIRO

COME UN RESPIRO

Ferzan Ozpetek

E’ molto bello questo libro, mi ha tenuta incollata alle pagine e mi ha lasciata senza parole nel finale.

E’ da ieri sera che provo a trovare le parole per descriverlo.

Cosa si può scrivere di questo libro?

Si può scrivere Adele ed Elsa, si può scrivere sorelle, si può scrivere simbiosi, si può scrivere Roma, si può scrivere Istanbul, si può scrivere Vittorio.

Lettere dal passato e racconti nel presente.

In una domenica come tante Sergio e Giovanna si stanno preparando per accogliere i loro amici a pranzo. Ma alla loro porta bussa Elsa, sta cercando Adele, sua sorella, che ha abitato in quella casa tanti anni prima. Calamitati dalla sua personalità la fanno entrare e, insieme agli altri 4 amici, ascoltano l’inizio della sua storia.

Sarà Adele a continuare la stessa storia, ma dal suo punto di vista.

Una storia molto lontana nel tempo che ha sconvolto e cambiato la vita di queste due sorelle. Avrà forse minato il loro rapporto?

In parte ha sconvolto me, come capita spesso con i libri di Ozpetek. Riesce a creare il mistero e la suspense all’interno di spazi ricchi di persone dove riesci veramente a respirare un clima confortevole e caldo che solo una strana e improponibile famiglia allargata, l’odore del cibo e del liquore possono generare.

Ozpetek scrive veramente bene, hai davanti agli occhi le persone, i luoghi perfino gli odori che descrive. Riesci ad immaginare Istanbul anche se non l’hai mai vista, riesci a percepire l’umidità e il vapore degli hamam, lo sfarzo delle feste in ambasciata, la luce della casa di Roma, il conforto che possono dare gli abbracci, e anche il sapore dell’Hunkar begendi, la delizia del sultano, agnello stufato su letto di melenzane.

Vai alla ricetta.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *