L’ALLIEVA
Alessia Gazzola
Come dice la stessa autrice è un libro che tiene buona compagnia e ti aiuta a decomprimere…e in questo periodo è in assoluto quello che mi serve. Il ritorno a lavoro dopo le vacanze invernali è stato faticoso e pieno di stati di angoscia. Il virus che non ci dà tregua; i colleghi che si ammalano e il lavoro che si moltiplica; io che provo a schivare il Covid facendo acrobazie alla Comaneci.
Mi sento più stanca adesso che quando l’emergenza era più pericolosa, cucino poco, bevo tisane e mi rifugio tra le coperte e le righe della Gazzola, chiudendo quella porta immaginaria nella mia testa per tenere tutto il resto fuori.
E’ superfluo dire che Alice è la protagonista, una specializzanda in Medicina legale alle prime armi.
In questo primo volume Alice incontra in un negozio una ragazza con cui scambia qualche parola; capita di sorridere a qualcuno, scambiare una battuta e portarsi dietro una bella sensazione; la stessa sera Alice è costretta ad analizzare il suo cadavere per definire ora e cause della morte. Da qui parte la sua indagine personale per dare un nome e un volto all’assassino di Giulia. Conduce questa sua “battaglia” con incoscienza, emotività, impeto mettendosi più volte nei pasticci ma la sua empatia e la sua caparbietà la porteranno alla risposta finale.
Conosco già il caso che Alice sta affrontando, ho visto il telefilm tempo fa, ma poco importa, anzi è quasi meglio. Scuoto la testa quando si mette nei pasticci, sorrido quando leggo delle sue vicende amorose e delle chiacchiere con le sue amiche e… decomprimo, respiro, bevo una tisana e mi addormento.
“L’allieva” sul comodino è il libro giusto in questo periodo, è veramente il libro giusto.
Quello che ci abbino è una camomilla… non credo che serva la ricetta.