Autore: Serena

IL CAFFE’ DEI PICCOLI MIRACOLI

IL CAFFE’ DEI PICCOLI MIRACOLI

Nicolas Barreau Un libro corto con una copertina accattivante sui toni del rosso, letto durante le vacanze di Natale. Due giorni e mezzo di lettura lenta sono sufficienti per finirlo. La protagonista è Nelly, una brillante dottoranda alla Sorbonne di Parigi. Segretamente innamorata del suo…

TORTA DI PERE AL PROFUMO DI LAVANDA di IL CAFFE’ DEI PICCOLI MIRACOLI

TORTA DI PERE AL PROFUMO DI LAVANDA di IL CAFFE’ DEI PICCOLI MIRACOLI

La lavanda…secondo il vostro gusto. Il mio non lo incontra alla perfezione, ma riporto fedelmente la ricetta. CUCINIAMO INGREDIENTI: PER LA BASE: 200 g di farina 00 100 g di burro a temperatura ambiente 1 uovo 1 cucchiaio di zucchero vanigliato 1 pizzico di sale…

LE SIGNORE IN NERO

LE SIGNORE IN NERO

Madeleine St John

Una divisa nera, una copertina giallo senape, il Natale d’estate e dei tramezzini.

Rendendo più esplicito questo elenco potrei dire che il libro ha come protagoniste 4 donne che lavorano in un grande magazzino australiano, Goode’s, e indossano per lavoro una divisa nera che le rende riconoscibili ed eleganti. Siamo negli anni ’50, le donne, più di oggi, devono conquistarsi la loro indipendenza e i loro spazi, le 4 protagoniste lo fanno lavorando in questo grande magazzino. Ancora una volta viene fuori che a fare la differenza è il lavoro che indipendentemente dal salario nobilita la lavoratrice.

Patty, sposa di un uomo poco interessante e per niente attento, desidera una vita simile a quella delle sorelle felicemente sposate e con figli; Fay, non ancora sposa, frequenta feste e conosce gente tutte le sere, desiderosa di stabilità e di condividere la sua vita con qualcuno; Lesley, o per meglio dire Lisa, una ragazza da poco diplomata che nelle quattro settimane in cui si sviluppa il libro cresce molto e porta anche gli altri a crescere con lei; Magda, sposa di Stefan, entrambi “continentali”, una coppia sui generis, entrambi indipendenti, acculturati, eleganti, soddisfatti oserei dire…quello a cui mirano tutti senza poterlo dire ad alta voce.

Le vicende del libro si articolano in sei settimane, le due settimane che precedono il Natale e le successive, quelle dei saldi estivi nel grande magazzino. In questo periodo in Australia fa caldo, per me è sempre stato strano immaginare il Natale con il sole, per questo come abbinamento mi sono venuti in mente i tramezzini. Tramezzini colorati che fanno un po’ da contrasto alla bella copertina giallo scuro del libro, e al verde e il rosso con cui identificherei il Natale qui in Italia. Li preparo per un picnic sul pavimento di casa, sperando in un Natale simile a quello a cui sono stata abituata in questi anni, con il freddo fuori, il tepore in casa e la famiglia riunita .

Una cosa che sconsiglio assolutamente è iniziare la lettura dalla prefazione di Helena Janeczek (che adoro), svela troppo della storia e riporta dei passi del libro che tolgono un po’ il gusto della sorpresa, meglio leggerla alla fine.

Il libro scorre molto velocemente, l’ho letto davvero in poco tempo, ma forse lo avevo sovraccaricato di troppe aspettative, qualcuno ha paragonato la St John a Jane Austen, altri hanno detto che il libro è un capolavoro, questa volta non me la sento di condividere queste opinioni. Ci vuole molto più tempo, molte più pagine e molta più evoluzione dei personaggi per poter dire che questo libro è un capolavoro, assolutamente piacevole come lettura, ma per me si ferma ad una buona compagnia estiva e non ad un’amicizia duratura.

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I TRAMEZZINI DI LE SIGNORE IN NERO

I TRAMEZZINI DI LE SIGNORE IN NERO

Da preparare sempre. Per le cene davanti alla tv durante il lockdown, oppure per i picnic primaverili in montagna, al mare in piscina… CUCINIAMO TEMPO DI PREPARAZIONE: 20′ INGREDIENTI: Pane per tramezzini Barbabietola rossa precotta Formaggio spalmabile Misticanza Salame sale, pepe e olio Fantasia a…

LE RAGAZZE DI NEW YORK

LE RAGAZZE DI NEW YORK

Susie Orman Schnall Quando finisco un libro ho sempre bisogno di tempo per fare altro e pensare alla storia appena finita. Questa volta questo tempo lo impiego preparando una torta, una fantastica torta al cioccolato, burrosa, alta e calorica. La lettura del libro scorre morbida,…

MISSISSIPI MUD PIE DI LE RAGAZZE DI NEW YORK

MISSISSIPI MUD PIE DI LE RAGAZZE DI NEW YORK

Da preparare con largo anticipo, ha mooolto bisogno di riposare.

CUCINIAMO

TEMPO DI PREPARAZIONE : 45′ di preparazione ma tanto tempo per il riposo

INGREDIENTI:

PER LA BASE:

  • 400 g di biscotti frollini al cioccolato
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 125 g di burro fuso
  • sale

PER LA CREMA:

  • 100 g di zucchero
  • 40 g di amido di mais
  • 30 g di cacao
  • 1/2 cucchiaio di sale
  • 4 tuorli
  • 700 ml di latte intero
  • 170 g di cioccolato fondente fuso

PREPARAZIONE

1- Preriscaldate il forno a 180°C . Imburrate uno stampo rotondo di 23 cm.

2- Frullate i biscotti con lo zucchero, il burro fuso e un pizzico di sale. Versate il composto nello stampo, pressatelo e livellatelo sia sulla base che sui bordi. Ponete in freezer per 10 minuti e poi infornate per 8-10 minuti. Sfornate e fate raffreddare nello stampo.

3- Nel frattempo preparate la farcia. In una casseruola versate lo zucchero, l’amido di mais, il cacao, il sale e i tuorli e mescolate con una frusta. Quindi versate il latte a filo, girando continuamente.

4- Ponete sul fuoco, portate ad ebollizione, mescolando sempre, poi abbassate il fuoco e lasciate sobbollire per un minuto, mescolando sempre con la frusta.

5- Togliete dal fuoco e unite il cioccolato fuso. Trasferite in un’ampia ciotola e coprite con pellicola a contatto.

6- Lasciate raffreddare per 2 ore.

7- Versate la crema al cioccolato nella base e lasciate raffreddare in frigo per minimo 12 ore.

8- Toglietela dal frigo con anticipo e servitela con panna montata.

DODICI ROSE A SETTEMBRE

DODICI ROSE A SETTEMBRE

Maurizio de Giovanni Bello, divertente, coinvolgente!!! Io sono una lettrice lenta, ma questo libro l’ho letto in meno di due giorni, sdraiata al mare, circondata dal blu. “Un piccolo libro blu” in un universo blu. E’ solo con questo libro che mi sono approcciata a…

SPRITZ di  DODICI ROSE A SETTEMBRE

SPRITZ di DODICI ROSE A SETTEMBRE

Ammettiamolo non sono una barlady, ma con lo spritz ci si può provare. Ci deve essere ghiaccio, tanto ghiaccio. E’ più gustoso uno spritz gelido che una birra fredda. CUCINIAMO TEMPO DI PREPARAZIONE 5 minuti INGREDIENTI per un bicchiere: Aperol 60 ml Prosecco 90 ml…

Una volta è abbastanza

Una volta è abbastanza

Giulia Ciarapica

Le protagoniste di questo libro sono due donne, due sorelle, Giuliana e Annetta. Completamente diverse una dall’altra. Annetta spirito libertino ed indipendente, autonoma e un po’ autoreferenziale, capelli alla maschietto e 500 rossa, senza dubbio la mia preferita. Giuliana low profile, madre di tre figli, moglie di Valentino, chignon cotonato, molto forte, in alcuni casi anche distaccata e fredda…

Ma aspetta, adesso che scrivo, che sintetizzo tutto nella mia testa e lo rendo parole scritte, mi viene in mente che forse più di loro, più di questi personaggi ben descritti, che ti rimangano nel cuore, il protagonista è il territorio, è il paese di Casette D’Ete che si trasforma nel corso di questi 20 anni (dal 1945 al 1965). Nel ’45 il paese è sofferente, la guerra ha impoverito tutti, ha reso difficile la vita quotidiana, ma nel corso degli anni Casette si riprende, mostra a tutti la sua forza.

Gli scantinati dove venivano fatti gli zoccoli diventano vere e proprie fabbriche, dove vengono ideate e realizzate scarpe innovative e di tendenza, i proprietari diventano imprenditori, la vita si stravolge, arriva il benessere degli anni ’60, le automobili, i bei vestiti. Giulia Ciarrapica riesce bene a descrivere questo processo e questo progresso parlando delle fabbriche di scarpe e della loro evoluzione.

Tra mastice, tomaie, pelli, aghi, chiodi e martelli viene raccontata la vita di Annetta la ribelle, di Giuliana la determinata, di Valentino, di Rita etc..

È Valentino, ormai novantaduenne (ai giorni nostri) ad introdurre il racconto nel prologo. Marito di Giuliana, ex fidanzato di Annetta, imprenditore coraggioso, proprietario di una fabbrica di scarpe per bambini (insieme alla moglie), un marito poco fedele ma ugualmente innamorato.

Racconta una storia che si interrompe bruscamente nel 1965, lasciandoti con tanta curiosità e delle domande: ma è destinato a continuare? Scriverà un prologo? cosa devo immaginare di queste vite? E Rita? Ma soprattutto Gianna?

Mi è piaciuto, mi è piaciuto molto, mi è piacito il significato del titolo che si ispira ad una frase di Mae West, la quale compare all’inizio del libro “Si vive una volta sola. Ma se lo fai bene, una volta è abbastanza”. Mi è piaciuto leggere i dialoghi in dialetto, ci sta benissimo la musicalità del dialetto marchigiano tra queste pagine, sarà che ci sono molto affezionata, sarà che ho imparato a conoscerlo e lo ascolto con piacere, come direbbero nelle Marche “speremo che non finisce cuscì”.

Nel frattempo mi consolo con un panino al ciavuscolo, ci sta proprio bene con questa lettura.

Vai alla ricetta .

Panino con il ciavuscolo

Panino con il ciavuscolo

E’ essenziale partire da un ottimo ciavuscolo (ciabuscolo , ciauscolo, per pronunciarlo correttamente /ʧaˈuskolo/) , comprato rigorosamente nelle Marche. In questo unico e solo caso va bene anche il pane senza sale. CUCINIAMO TEMPO DI PREPARAZIONE: 4 Minuti INGREDIENTI per una persona: 2 fette di pane…