ACCABADORA
Michela Murgia Alla fine di questo libro ti viene da chiederti se hai letto di morte o se al contrario hai letto di vita. Senza ombra di dubbio hai letto di scelte. Di madri che scelgono figlie. Di madri che danno tutto, ma che scelgono…
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Michela Murgia Alla fine di questo libro ti viene da chiederti se hai letto di morte o se al contrario hai letto di vita. Senza ombra di dubbio hai letto di scelte. Di madri che scelgono figlie. Di madri che danno tutto, ma che scelgono…
La forma non è assolutamente quella originale, ma il sapore è molto buono. Ottimi da mangiare dopo il pranzo della domenica, da accompagnamento ad una tazzina di caffè. CUCINIAMO INGREDIENTI per circa 20 amaretti 300 g di mandorle intere 200 g di zucchero 2 albumi…
Luca Bianchini
Ho tanti libri da leggere, molti comprati da tanto tempo, ma devo andare al mare per un fine settimana, poche ore, giusto il tempo di rilassarsi e respirare aria salmastra ci vuole qualcosa di corto, allegro ed estivo.
Ahimè mi tocca andare in libreria… In quest’ottica non posso che scegliere “Baci da Polignano” copertina accattivante, un po kitsch, cartolina di Polignano, le angurie, una tazzina di caffè e dei peperoncini… lo compro.
E’ un sequel, i personaggi narrati sono già stati raccontati in precedenti libri. Il mio ordine mentale di solito impedirebbe un acquisto del genere, ma inaspettatamente decido di comprarlo.
E faccio bene perché sotto l’ombrellone la storia di Ninella e di Don Mimì si legge veramente velocemente. E’ bella l’ambientazione, una Polignano che si prepara all’estate; è bello il coro di personaggi e le loro avventure, Matilde che caccia di casa Don Mimì perché si innamora del tuttofare e lo accoglie in casa, Chiara e Damiano sposati da tempo che si ritrovano dopo alcuni tradimenti, Orlando che cambia tanti fidanzati forse per paura di volersi impegnare davvero, la zia Dora che corre dal Veneto alla morte di una parente, che non vedeva da tempo, per contendersi l’eredità di un trullo con Ninella, e per finire Franco, il fratello di Ninella, che è poco presente ma che è sicuramente il mio personaggio preferito.
Ninella e Don Mimì si conoscono da sempre e si amano da sempre ma a causa di convenzioni sociali Mimì ha sposato Matilde e si è occupato degli affari, ampliando il suo impero familiare (coltivazione e vendita di patate), Ninella ha due figlie, è vedova, è ancora innamorata di Mimì ma è ferita perché l’ha abbandonata.
Le vite possono cambiare in qualsiasi momento e in queste 239 pagine per loro due cambiano molto, dopo tanti anni riescono finalmente a riavvicinarsi e, forse, a vivere la loro storia d’amore nonostante tutti gli ostacoli che si trovano davanti.
Leggere questo libro senza aver letto i precedenti non mi ha impedito di comprendere a pieno la storia, è scorrevole, è piacevole, fa sorridere. E’ un libro estivo da ombrellone.
Bianchini riesce a descrivere bene il sole, il vento, il cielo, il mare e le nuvole di Polignano e questo è sicuramente un grande dono al lettore. Quando i personaggi guardano il mare, quando camminano per i vicoli stretti e affollati di turisti, io da lettrice sono riuscita a provare le loro sensazioni.
Come abbinamento non potevo che scegliere i panzerotti fritti “Ninella aveva deciso di affrontare la vita un giorno alla volta, che è sempre una buona idea […]Frisse una volta i panzerotti, finì Cime Tempestose e iniziò la Lettera Scarlatta…”
Ninella li cucina per le sue figlie, per scaricarsi, per rilassarsi, per non pensare a Mimì o semplicemente per non pensare. E allora se 2+2 fa 4 non posso che iniziare a friggere.
Da preparare sempre in qualsiasi momento, proprio come fa Ninella. Importante far perdere più acqua possibile agli ingredienti utilizzati per la farcitura. CUCINIAMO TEMPO DI PREPARAZIONE: 20 minuti + 2 ore di lievitazione INGREDIENTI: 300 g di farina 00 150 ml di acqua tiepida 10…
Susan Sellers 189 pagine in cui viene narrata la vita di Vanessa Bell e di Virginia Woolf. Le sorelle, nate nell’età vittoriana, già da subito si sentono strette nei vestiti che le vogliono imporre, quelli di donne composte ed obbedienti. Sopporteranno tanti lutti nella loro…
Da preparare solo nel periodo in cui le arance sono di stagione. Scegliete arance non trattate
Importante togliere TUTTE le pellicine delle arance…quelle non si sciolgono…:-/
CUCINIAMO
TEMPO DI PREPARAZIONE: 20 minuti + 55 minuti di cottura
INGREDIENTI:
PREPARAZIONE
1- Pelate un arancia con un pelapatate, facendo attenzione a non prelevare anche il bianco. Tagliate le zeste a la julienne. Riempite una pentolina con un po’ d’acqua e immergeteci le bucce di arancia, fatele sbollentare e scolatele appena l’acqua comincia a bollire. Ripetete l’operazione per 3 volte (in modo da togliere completamente l’amaro), l’ultima volta aggiungete all’acqua un cucchiaio di zucchero.
2- Pelate a vivo le arance, togliendo tutta la parte bianca e le pellicine. Tagliate ad uno ad uno gli spicchi e con accuratezza togliete le pellicine e tutte le parti bianche presenti tra essi. Aggiungete il succo spremuto di un limone.
3- Pesate la polpa di arance e di conseguenza lo zucchero. La quantità di zucchero deve essere circa la metà del peso della polpa (es: per 600 grammi di polpa di arance lo zucchero necessario è circa 300 g).
4- Portate le arance con lo zucchero sul fuoco e fatele cuocere per 35 minuti. Aggiungete le zeste di arancia e il rum (circa 1 cucchiaio). Mescolate e fate bollire per altri 20 minuti.
5- Per vedere se la marmellata è pronta prendete un piattino, che avrete fatto raffreddare in frigo, mettete sul piattino qualche goccia di marmellata, se la marmellata scende molto lentamente e rimane un po’ attaccata vuol dire che è pronta.
6- In un barattolo sterilizzato, invasate la marmellata quando è ancora calda. Una volta riempito il barattolo capovolgetelo per qualche minuto. In questo caso non c’è bisogno della seconda sterilizzazione perchè c’è il rum.
7- Fate riposare la marmellata in un luogo buio e fresco per una settimana prima di assaggiarla.